Archemotion

Siamo appassionati dell’architettura. Siamo un gruppo di sognatori, costruttori e risolutori di problemi. Amiamo rinnovare e reinterpretare l’immagine dell’architettura, attraverso l’alta qualità, la professionalità, lo sviluppo di soluzioni tecniche e creative.

Lo stage si è svolto nel 2014 in collaborazione tra Archemotion e l’ISD nell’ambito del Programma Operativo Nazionale del MIUR con il coordinamento scientifico dei proff. Ermanno Guida, Lazzaro Tancredi, Antonella Coppola e Manuela Priore.

Obiettivo del Corso di formazione è stato introdurre i giovani allievi all’interno dei processi produttivi collegati al mondo del design, fornendo loro quanto necessario in termini di conoscenze di base e di addestramento professionalizzante. Ci si è interrogati su che cosa è design oggi, si sono illustrate le prospettive occupazionali, si sono prese in esame le metodologie di approccio per la risoluzione di un qualsivoglia tema progettuale legato al mondo della produzione di un oggetto d’uso o di servizio.

Durante lo stage, gli allievi hanno ascoltato alcune lezioni storiche e di metodo e svolto esercitazioni finalizzate all’apprendimento degli strumenti di base per la compilazione e comunicazione di un progetto industriale, verificando i passaggi che intercorrono dalla ideazione di un prodotto alla prototipizzazione fino alla definitiva realizzazione, promozione e commercializzazione dello stesso.

L’argomento conduttore dello stage è stato lo studio, la ricerca, lo sviluppo esecutivo e la prototipizzazione di alcuni oggetti ludici (un giocattolo oppure una gadget) tratti direttamente e indirettamente dall’immaginario fantastico dell’universo futurista, in particolare di quello afferente la “fauna”. Al mondo vegetale e animale Fortunato Depero, unitamente a Boccioni e Bot, hanno dedicato una particolare attenzione, testimoniata da numerose applicazioni in dipinti, collages, manifesti pubblicitari e giocattoli per la infanzia. 

Un interesse spasmodico di messa in discussione ogni luogo comune e di affermazione di un inedito “universo”, tanto da giustificare la pubblicazione di un manifesto integrativo a quello seminale del 1909 apparso sul quotidiano parigino Le Figaro per mano di Filippo Tommaso Marinetti con il quale, in forma declamatoria, si ponevano le basi del pensiero, delle convinzioni e intenzioni del nascente Movimento che tanto ha influenzato i comportamenti e l’arte da quel tempo in avanti.